Drenaggio linfatico nel trattamento dei pazienti oncologici
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Massaggio e Medicina da Renata França

Creatrice del massaggio più desiderati tra i famosi, intervista per J.P medici e specialisti, affrontando i benefici del massaggio nella salute delle persone

Ana Hoff

Onco-endocrinologo, capo dell'endocrinologia presso l'Istituto del Cancro dello Stato di São Paulo (INCA), membro effettivo di Oncologia D'Or e medico associato alla Clínica Onco Star

1- Renata França: Quale è la maggiore sfida di lavorare nella specialità di tumori endocrini? Ana Hoff: I tumori endocrini tendono ad essere rari e , anche causando manifestazioni clinici complessi, molte volte, non sono conosciuti dai medici generalisti, lo che ritarda il diagnostico e lo inizio del trattamento. Questo si verifica nella medicina privata e nella rete pubblica, in ambito mondiale. Anche è una sfida mantenersi attualizzato a rispetto alla fisiopatologia e i trattamenti. Sono molti i progressi negli ultimi anni. Pertanto, la endocrinologia conta sull’oncoendocrinologo, specialista in tumori endocrini.

2- RF: Quali sono le neoplasie più comune all’interno della endocrinologia? AH: Il cancro di tiroide è il più frequente. Sono più meno 15 mille casi nuovi per anno, in Brasile. i seguito vengono i tumori di paratiroide (più frequente il benigno che maligno), tumori neuroendocrini del pancreas, intestino, polmone, tumori delle ghiandole surrenali (tanto il carcinoma dell’iónico come il feocromocitona e adenomi produttori di cortisolo, aldosterone ecc.), e i tumori ipofisarie. La complessità è tanta che, nell’Istituto del Cancro, abbiamo gruppi che trattano specificamente ogni tipo di tumore.

3- RF: Quale è la tua opinione su pazienti oncologici che includono il drenaggio linfatico nel trattamento? AH:Il drenaggio linfatico, molte volte, migliora il dolore, la mobilità, la qualità di vita del paziente. Lei può essere utilizzata come terapia complementare in alcune situazione, principalmente nel post-operatorio o in pazienti molto edematosi. L’indicazione, tuttavia, deve essere individualizzata. Il paziente deve discutere con il suo medico per sapere se il drenaggio soltanto sarà benefico e non una complicazione maggiore.

4- RF: Che benefici il massaggio può fare ai pazienti in trattamento di cancro? AH: Ci sono tanti benefici. Il massaggio è rilassante e, così, ridurre l’ansia, che è comune al paziente con cancro. Lei ancora può ridurre il dolore, principalmente della schiena, che tanti volte occorre dalla tensione della muscolatura para-spinale. Migliora, senza dubbio, la qualità di vita dei pazienti, però è importante che sia fatta da un professionista esperto in pazienti oncologici. Il massaggio ben realizzata porta benefici, però quella fatta male può portare disturbi al paziente.

5- RF: In quali casi di post-operatorio lei può essere raccomandata? AH: Il paziente che fa chirurgia plastica può beneficiarsi quasi universalmente del massaggio e drenaggio linfatico. Anche con altri tipi di chirurgia, massaggi rilassanti limitati all’arti inferiori, e anche la riflessologia, possono essere considerati. Tuttavia, l’indicazione deve essere individualizzata. Dipenderà del tipo di chirurgia, se il paziente c’è o non comorbidità e, pertanto, deve sempre essere indicata dal medico primario.

6- RF: Nel qual casi lei non raccomanda il massaggio/drenaggio? AH: L’indicazione o non deve essere individualizzata, però credo che una controindicazione sarebbe la presenza di trombosi negli arti inferiori. In riassunto, il massaggio porta benessere al paziente, migliora la qualità di vita ecc. Tuttavia, il più importante è discutere con il medico e domandare si può essere realizzata. Più delle volte, sì.

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